Cda straordinario

Tim, Kkr pronta a Opa “amichevole” sul 100% a 50 cent per azione. Governo valuterà su rete e occupazione

La proposta non vincolante degli americani soggetta anche a una due diligence confirmatoria di almeno 4 settimane. La società valutata più di 11 miliardi. Pronto un supercomitato di ministri ed esperti

di Antonella Olivieri

Tim: ecco l’offerta non vincolante di Kkr (Afp)

3' di lettura

Il consiglio di amministrazione di Telecom ha preso atto della proposta arrivata dal fondo Usa Kkr, già partner della compagnia in FiberCop. Una manifestazione d'interesse, allo stato non vincolante e indicativa, a lanciare un'Opa totalitaria finalizzata al delisting che sarebbe valida al raggiungimento di almeno il 51% del capitale.
Il consiglio, secondo quanto precisa la società, non avrebbe deliberato su nulla, ma il comunicato dà conto dei termini della proposta con l'indicazione di un prezzo di 0,505 euro per azione ordinaria o di risparmio. A quello livello di prezzo la capitalizzazione complessiva del gruppo sarebbe pari a circa 10,8 miliardi rispetto ai 7,5 miliardi (azioni di risparmio incluse) di venerdì con le azioni ordinarie a 0,3465 euro e le risparmio a 0,3505 euro.

Una proposta «amichevole»

La nota Telecom riferisce che Kkr ha qualificato la propria manifestazione d'interesse come «amichevole» e che aspira a ottenere «il gradimento degli amministratori della società e del management», nonché il gradimento del Governo visto che Telecom detiene diversi asset considerati strategici sui quali insiste il golden power. L’operazione è condizionata allo svolgimento di una due diligence confirmatoria, della durata ipotizzabile di quattro settimane.

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La cosa strana è che ieri il consiglio, non avendo deliberato, non avrebbe dato il via libera alla due diligence richiesta dal fondo. Non è stato possibile ottenere da Telecom un chiarimento su quando e come sarà data una risposta al partner americano.

La discussione in cda

Una ricostruzione della riunione del cda riferisce che l'ad Luigi Gubitosi avrebbe voluto accelerare sui tempi, ma che i due rappresentanti di Vivendi, con il supporto di altri tre consiglieri indipendenti, avrebbero invece frenato.Prossimo appuntamento per il cda è venerdì 26 (al momento sembra confermato secondo fonti aziendali), ma l'ordine del giorno, viste le ultime novità, è da considerare ancora in evoluzione. Nessun dettaglio è stato fornito sul progetto, ma – secondo quanto risulta, Kkr ha intenzione di valorizzare i singoli asset del gruppo, offrendo a termine, nel giro di qualche anno, la rete a Cdp. In questo modo, negli intenti, sarebbe sciolto il nodo del golden power. Probabilmente occorrerebbe fare una riflessione anche su Sparkle (la rete dei cavi internazionali) e sui Data center.

Pronto super comitato di ministri ed esperti. Ecco chi sono

Il Governo «ha preso atto dell'interesse manifestato per Tim da investitori istituzionali qualificati». Aggiungendo che «l’interesse di questi investitori a fare investimenti in importanti aziende italiane è una notizia positiva per il Paese. Se questo dovesse concretizzarsi, sarà in primo luogo il mercato a valutare la solidità del progetto».

Sull’operazione, è la linea dettata dall’Economia, vigilerà un super comitato di ministri ed esperti che ne monitorerà gli sviluppi. Nel comitato, secondo quanto si apprende, dovrebbero figurare i ministri dell’Economia Daniele Franco, dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, dell’innovazione digitale Vittorio Colao, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli, il sottosegretario con delega ai servizi segreti Franco Gabrielli, il consulente economico di Chigi Francesco Giavazzi e il capo di gabinetto del Mef Giuseppe Chinè

Vivendi e gli altri fondi

In mattinata Vivendi, che è il primo azionista con il 23,9% del capitale ordinario, aveva ribadito la propria posizione in tre punti: «Siamo un azionista di Telecom di lungo termine; vogliamo collaborare con l'Italia e le istituzioni italiane per il futuro di Telecom a lungo termine; non siamo a conoscenza di negoziati con i fondi».I fondi di private equity Advent e Cvc, tramite un portavoce, si sono detti aperti al dialogo con tutti gli stakeholder per identificare in modo trasparente una soluzione di sistema per il rafforzamento industriale di Tim, ma al momento non hanno presentato alcuna offerta alternativa.

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