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Borsa, sul listino Egm resoconti di sostenibilità facoltativi ma essenziali

Le linee Guida di Assonext e Assonime per la redazione da parte delle imprese del mercato Growth

di Antonio Criscione

(AdobeStock)

2' di lettura

Le imprese quotate su Euronext Growth Milano, in linea di principio, non sono interessate dagli obblighi di reporting di sostenibilità, e non lo saranno neanche con l’entrata in vigore della direttiva Ue 2022/2464, la cui estensione riguarda solo le Pmi quotate su mercati regolamentati e non su Mtf. Tuttavia la trasparenza sulla sostenibilità può essere un’occasione anche per queste imprese, tanto che Assonext e Assonime hanno promosso un tavolo di lavoro da cui sono scaturite delle linee guida per il reporting di sostenibilità delle società quotate su Euronext Growth Milano.

Il documento

L’idea di base del documento è che le società quotate su questo mercato siano sempre più spinte a fare una rendicontazione di sostenibilità, sia perché il mercato degli investitori comunque lo chiede, sia perché sono spesso inserite nelle catene di valore delle grandi imprese e quindi sono tenute a rendicontare.

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Il tavolo di lavoro di Assonime e Assonex si è concentrato su una serie di punti relativi soprattutto al processo di formazione del report, illustrando tra l’altro gli organi sociali coinvolti, in particolare il Cda, e la sua collocazione rispetto alla documentazione di bilancio.

Le indicazioni sul report

Tra le indicazioni di merito emerge quella per cui il report deve avere innanzitutto caratteristiche di sinteticità, fornendo le indicazioni essenziali in modo chiaro, preferibilmente anche con una nota di sintesi di presentazione, in modo da dare subito le indicazioni di quelli che sono i contenuti che poi il rapporto spiegherà.

Un’altra indicazione riguarda l’ambito di estensione delle informazioni, spiegando che la prassi generalmente seguita è quella di illustrare gli aspetti che riguardano le imprese e le controllate e solo eventualmente, di estenderla anche alla catena di fornitura.

La comparabilità

Un’altra coordinata indicata dalle linee guida è quella della comparabilità delle informazioni, in senso verticale, con la coerenza nel tempo dei rendiconti. Quindi l’importanza di utilizzare gli stessi parametri nel tempo e spiegare i cambiamenti, nel caso ci siano, intervenuti e perché.

Importante anche la comparabilità orizzontale, per permettere di confrontare le informazioni con quelle di società del medesimo settore. In questo senso entrano in gioco gli standard utilizzati, con un’attenzione all’evoluzione del quadro normativo, visto che sono in fase di pubblicazione gli standard dell’Efrag, di cui occorrerà verificare se potranno essere assunti come riferimento, anche considerando che le Pmi rispetto alle alle grandi imprese hanno caratteristiche meno standardizzate e meno standardizzabili. Cosa che rende necessario per esse, secondo le linee guida, costruire degli strumenti di dialogo con gli investitori e con gli stakeholder.

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